Quaresma vuole superare il maestro Cristiano Ronaldo
Scopriamo chi è l'esterno portoghese del Porto
I non addetti ai lavori lo hanno scoperto pochi mesi fa, quando ha spedito alle spalle di Amelia il pallone del momentaneo 1-2, nell'amichevole fra Italia e Portogallo. Ma per chi mastica calcio il nome di Ricardo Quaresma è da tempo sinonimo di giocate estrose, colpi mai banali, assist e gol.
Destro o sinistro, dribbling o calci piazzati, Quaresma è uno di quei giocatori che sanno essere decisivi, sebbene i suoi detrattori ne mettano in risalto la "fumosità" di certe prestazioni. Abile nel dribbling, l'esterno offensivo nato a Lisbona il 26 settembre 1983, ha appreso nelle giovanili dello Sporting l'abc del suo ruolo, in salsa portoghese: tecnica più velocità, che ne fanno oggi uno dei giocatori più appetiti del mercato internazionale.
Con la maglia biancoverde numero 20, debutta in Superliga contro il Porto. Fra il 2001 e il 2003 gioca 59 incontri, segnando otto reti. Da prestigiatore una contro il Belenenses: scatto breve sul fondo e pallonetto sul secondo palo. Non a caso, lo chiameranno poi Harry Potter. Fra una rabona e una trivela (il tiro con la parte esterna del piede, che dà alla palla traiettorie imprevedibili), Quaresma si merita il Barcellona. In Catalogna, però, il 20 non è un numero fortunato. Almeno per il maghetto portoghese. Qualche estetismo calcistico, ma poca gloria per lui alla corte di Rijkaard, che abbandona l'anno successivo. Deco va al Barcellona, Quaresma va al Porto, storica rivale dello Sporting.
Il buon giorno si vede dal mattino: Ricardo batte il Benfica del Trap nella Supercoppa di Portogallo e segna in Supercoppa Europea, anche se il trofeo continentale andrà al Valencia di Ranieri e Di Vaio. Nel suo Paese, fra colpi di tacco e veroniche, gol in caduta e da fuori area, violente sassate su punizione, Quaresma inanella 114 presenze, segnando 24 gol. Escluso a sorpresa dai mondiali 2006, è convocato a Euro 2008, dove esordisce contro la Repubblica Ceca.
Subentrato a Simao, sigilla il match con il gol del 3-1, su assist di Cristiano Ronaldo, il suo compagno che la Gialappa's ha definito “così str... perché va sulla fascia di Quaresma per fargli vedere come si fa”. Lezioni private a parte, oggi il ragazzo nato a Lisbona e consacrato dal Porto è protagonista del mercato quanto il suo blasonato connazionale del Manchester United. E l'Inter di Mourinho sembra essere l'altare migliore per impartirgli la definitiva consacrazione.
